Stampa italiana

Covid Bergamo, il consulente del Cts informò la Regione sui rischi per Nembro e Alzano già il 28 febbraio 2020

Il documento acquisito dalla Procura: in una mail Stefano Merler indicava con i dati i focolai di Codogno e Bergamo, mettendo in evidenza i pericoli dell’aumento dei casi proprio in territorio bergamasco

di Armando Di Landro

Una mail riservata acquisita dalla Procura di Bergamo fa emergere altre, presunte, sottovalutazioni, sulla gestione dell’epidemia esattamente un anno fa. Il documento, da un lato permette di scoprire che già il 24 febbraio dell’anno scorso il focolaio di Nembro e Alzano presentava numeri che lo rendevano praticamente sovrapponibile a quello di Codogno, ma con prospettive nettamente peggiori; dall’altro, la stessa mail svela che la Regione Lombardia era informata sugli scenari legati ai dati del contagio anche dall’esterno, e in particolare dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, che collabora direttamente con il Comitato tecnico scientifico.

Il messaggio di posta elettronica è del 28 febbraio 2020, firmato da Stefano Merler, direttore del Centro per le emergenze sanitarie della FBK, e consulente del Cts (a gennaio ha scoperto lui l’errore sui dati lombardi che avevano fatto scattare la zona rossa post natalizia). Il tono è informale: «Ciao, vi mando i primi dati…». Lascia intendere che c’è un confronto in corso, destinato a proseguire. Tra i destinatari ci sono anche Giuseppe Sechi, di Areu Lombardia, e Giacomo Grasselli, del Policlinico Università di Milano (faranno entrambi parte dell’unità di crisi regionale da marzo).

CONTINUA

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *