Stampa italiana

Bergamo, il legale dei familiari delle vittime: “Draghi ci incontri, istituzioni responsabili” INTERVISTA

Il team di avvocati: “Rappresentiamo 500 persone che hanno subito lutti sovrumani senza mai essere ascoltati”

di Stefano Bertolino, 8 Marzo 2021

Vincenzo Locati, 78 anni, nel marzo scorso era ricoverato alla clinica Gavazzeni di Bergamo con un’infezione da Covid. Non c’era nessun familiare a salutarlo negli ultimi momenti e nessun ha potuto piangerlo al funerale. L’urna con le ceneri di Vincenzo Locati è stata consegnata alla figlia Consuelo a fine aprile dopo che la salma era stata trasportata a un crematorio fuori regione su un convoglio militare. La storia di Vincenzo è una storia molto comune nella bergamasca, una vicenda in cui c’è tutto il dramma di un paese, la doppia tragedia di chi muore solo e di chi resta straziato dal dolore e senza risposte. Queste risposte la figlia di Vincenzo, l’avvocato Consuelo Locati, invece le cerca e le pretende da un anno, prima con il comitato “Noi Denunceremo” e poi con un team di legali che ha raccolto quasi 500 esposti di famigliari di vittime del Covid depositate alla Procura di Bergamo. Una causa civile è stata aperta al Tribunale di Roma sulla mancanza di un piano pandemico aggiornato.

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