Le assicurazioni non coprono Attilio Fontana: chiesti 250 milioni per i morti di covid
Capita spesso che, quando si chiede un risarcimento all’assicurazione, si scopre poi che il danno reclamato non era coperto dalla polizza. Sta succedendo anche alla Regione Lombardia: il 3 gennaio le società Generali e UnipolSai hanno comunicato che non intendono risarcire le conseguenze dei presunti errori del governatore, Attilio Fontana (Lega), dell’assessore di allora al Welfare, Giulio Gallera (Forza Italia), e dei loro funzionari. Tra le varie ragioni: il contratto stipulato, al prezzo di gara di 1.067.976 euro per un massimale di 50 milioni, non poteva riguardare le loro scelte politiche e, comunque, non prevedeva i danni da pandemia.
Today.it lo ha appreso da fonti regionali. La decisione delle assicurazioni non ha effetti particolari sulla causa civile avviata davanti al Tribunale di Roma dai familiari di circa duecentocinquanta persone, uccise dalla prima ondata della pandemia nel 2020 in provincia di Bergamo. Semmai, nell’eventualità di una condanna, Fontana, Gallera e i funzionari chiamati in causa rischiano di dover sborsare di tasca propria una parte dei 250 milioni complessivamente richiesti. Con la Regione Lombardia, sono stati citati anche il ministero della Salute, affidato in quei tragici mesi a Roberto Speranza (Articolo 1), e la Presidenza del Consiglio, con l’allora premier Giuseppe Conte (M5Stelle).
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